Cambiamenti climatici e migrazioni
Climate change and migrations

Agostino Di Ciaula

International Society of Doctors for Environment (ISDE)

 Parole chiave: cambiamenti climatici, migrazioni, salute, resilienza, vulnerabilita

RIASSUNTO

Obiettivi: obiettivo dell’articolo e valutare i rapporti tra le conseguenze ambientali, sanitarie, sociali ed economiche generate ovunque dalle modificazioni climatiche e le migrazioni intese come espressione di un equilibrio dinamico tra grado di vulnerabilita, capacita di resilienza, disuguaglianze e iniquita.
Metodi: partendo dall’analisi delle conseguenze dei cambiamenti climatici in diverse aree geografiche si analizzano le migrazioni come uno degli effetti del riscaldamento globale e la necessita di considerare questo fenomeno come problema prioritario di salute.
Risultati: i cambiamenti climatici generano conseguenze sanitarie rilevanti in qualunque area geografica, con gravita e urgenza dipendenti dal grado di vulnerabilita, dalla capacita di resilienza, da disuguaglianze e iniquita. Il riscaldamento globale amplifica criticita pre-esistenti e i Paesi con le maggiori responsabilità nelle emissioni di gas clima-alteranti sono anche i meno vulnerabili. Eventi meteorici estremi, siccita, aumento del livello del mare, riduzione della produttivita agricola, contaminazioni del suolo e delle falde acquifere, scarsita di risorse naturali, migrazione di specie animali essenziali per soddisfare il fabbisogno alimentare sono i principali fattori in grado di determinare sia danni sanitari che migrazioni a corto- o lungo raggio, che rappresentano di fatto una strategia di resilienza. Si prevede che il numero delle migrazioni climatiche avra andamento crescente sino a quando non si ridurranno le emissioni clima-alteranti. Sino al raggiungimento di questo obiettivo, le migrazioni dovrebbero rappresentare una sfida prioritaria per chiunque si occupi di promozione sanitaria, da intendere come salvaguardia di salute e benessere sia per i migranti che per le comunita che li accolgono. Queste ultime devono essere pronte a fronteggiare il problema anche grazie al possesso di conoscenze, mezzi e capacita adatte a svolgere questo compito, che potra favorire i processi di resilienza a livello globale e generare benefici reciproci.
Conclusioni: affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici non puo prescindere dalla risoluzione di disuguaglianze e iniquita perche, anche in considerazione dello stretto intervallo temporale utile ad arrestare i trend negativi in corso prima di conseguenze irreversibili, il loro mantenimento finirebbe con il peggiorare i livelli di vulnerabilita e resilienza di chiunque, comprese le popolazioni oggi considerate a rischio minore. Oltre ad assumere decisioni rapide e concretamente efficaci per il contenimento delle emissioni di gas-climalteranti, e necessario modificare e rafforzare i meccanismi di cooperazione internazionale e i sistemi sanitari nazionali al fine di gestire al meglio i “flussi di resilienza” generati dal riscaldamento globale riducendo i livelli di rischio, utilizzando adeguati ed efficaci modelli di assistenza e misure di prevenzione primaria.

 Key words: climate change, migrations, health, resilience, vulnerability

SUMMARY

Objectives: this article points to evaluate the relationships between environmental, health, social and economic effects ubiquitously generated by climate change, and migrations as an expression of a dynamic balance between the degree of vulnerability, resilience, inequalities and iniquities.
Methods: starting from the analysis of the effects of climate change in different geographic areas, human migrations are evaluated as a result of global warming, also pointing to the need to consider migrations as a priority health problem.
Results: climate change generates relevant health effects ubiquitously, with severity and urgency depending on the degree of vulnerability, resilience, inequalities and iniquities. Global warming is a great amplifier of pre-existing critical issues and Countries mainly responsible for climate change are also the less vulnerable. Extreme weather events, droughts, rising sea level, reduction of agricultural productivity, contamination of soil and groundwater, scarcity of natural resources, migration of animal species essential for local food needs, are the main factors determining both health damages and short- or long-range migrations which, in fact, represent a strategy of resilience. It is expected that the number of climatic migrants will have an increasing trend until greenhouse emissions will be reduced. Until this goal is reached, migration should represent a priority challenge for who is involved in health promotion, which should safeguard health and well being for both migrants and receiving communities. These latter should be ready to face the problem also thanks to suitable knowledge, resources and competences, supporting resilience at a global level and generating mutual benefits.
Conclusions: facing the consequences of climate change should be paralleled by any effort to solve inequality and inequity since, also considering the short time window available to discontinue the current negative trends before the onset of irreversible effects, their maintenance would worsen the levels of vulnerability and resilience of everybody, including populations currently considered at lower risk. Besides assuming rapid and effective decisions to reduce greenhouse gas emissions, it is mandatory to modify and strengthen international cooperation mechanisms and national health systems in order to better manage the “resilience flows” generated by global warming, to reduce health risk, to adopt appropriate and effective assistance models and primary prevention measures.