Sinergie tra Servizi e gestione di situazioni borderline. Uno studio di caso
Synergies between services and management of borderline situations. A case study
Antonella Buffo
Operatore SerT Perugia, Sociologa, Psicologa Psicoterapeuta

Parole chiave: paziente borderline, complessità, supervisione
RIASSUNTO
Obiettivi: il lavoro si propone di descrivere ed esplorare l’impatto di un caso clinico sui Servizi. La premessa è che i pazienti con una personalità borderline manifestano sintomi e comportamenti multiformi e variabili nel tempo. I meccanismi primitivi di difesa che li caratterizzano (idealizzazione e svalutazione, scissione, identificazione proiettiva, passaggi all’acting-out) impegnano i Servizi a cui fanno riferimento, con il rischio che, da una parte, possano trovare terreno fertile proprio nel tipo di organizzazione di questi ultimi e, dall’altra, rischiano di mettere in seria crisi il tipo di organizzazione medesima.
Metodi: attraverso la narrazione della storia clinica, dei vari eventi e degli innumerevoli interventi si vuole analizzare il passaggio da un pensiero “dissociato e frammentato” ad un pensiero riflessivo del gruppo di lavoro. Tutto ciò è stato possibile attraverso la supervisione. Una modalità di questo tipo permette di offrire argini di contenimento all’angoscia del paziente ma anche evitare l’adesione a rigidi protocolli tecnici. L’introduzione di elementi teorici, interpretativi e tecnici consentono di ampliare e arricchire la valutazione di ciò che avviene offrendo interventi e supporti più consoni che non rispondono alla logica del qui ed ora. Risultati: occorrono modificazioni strutturali nel rapporto tra i Servizi che rendano possibile il lavoro di gruppi multidisciplinari degli operatori in un processo di progressiva umanizzazione e familiarizzazione con il mondo interno e i suoi percorsi più inquietanti e complessi. Ciò può essere messo in atto con l’utilizzazione e la valorizzazione delle competenze professionali che sono presenti nelle diverse equipe: solo una visione condivisa e profonda della sofferenza del paziente può sostenere una crescita volta ad una maggiore integrazione anche delle risorse oggettive.

Keywords: borderline patient, complexity, supervision
SUMMARY
Objectives: the work aims to describe and explore through a case study and its impact on the Services. The preamble is that patients with a borderline personality shows symptoms and behaviors that change and change over time. The primitive defense mechanisms that characterize them (idealization and devaluation, splitting, projective identification, transitions to acting-out engages the services to which they refer and can often find fertile ground in the latter.
Methods: through the narration of the clinical history, of the various events and of the countless interventions we want to analyze, the passage from a “dissociated and fragmented” thought to a reflexive one. All this has been possible through supervision. Such a modality allows us to offer containment dams to the patient’s anguish but also to avoid adherence to rigid technical protocols. The introduction of theoretical, interpretative and technical elements allows to widen and enrich the evaluation of what happens by offering more appropriate interventions and supports that do not respond to the logic of here and now.
Results: structural changes are needed in the relationship between the Services to make possible the work of multidisciplinary teams of operators in a process of progressive humanization and familiarization with the internal world and its most disturbing and complex paths. This can be done through the use and enhancement of professional skills that are presented in the different teams: only a shared and deep vision of the suffering of the patient can support a growth aimed at greater integration of objective resources.